La regina dei draghi di George R.R. Martin. Capitolo 9: Daenerys

Daenerys a Qarth. Chi ha visto prima la serie televisiva Il trono di spade e solo dopo ha letto i romanzi di George R.R. Martin a questo punto si trova coinvolto in eventi che non conosce. Le due trame divergono in modo significativo per diversi motivi. La necessità della serie televisiva di eliminare episodi e personaggi superflui (cioè che al di fuori di questi momenti non hanno altri impatti sulla trama) per risparmiare tempo e soldi e ridurre i rischi di mandare in confusione lo spettatore. La necessità di risparmiare sugli effetti speciali (in modo da avere più soldi da spendere altrove) tenendo i draghi fuori dalla scena. La necessità di realizzare una storia efficace da un punto di vista televisivo, dato che certi dialoghi che sulla carta sono affascinanti sullo schermo diventano troppo lunghi e noiosi e sono più efficaci le scene d’azione. Nella Regina dei draghi al momento Daenerys si trova fuori pericolo, ma ha la sensazione di essere impantanata in una situazione di stallo. Deve fare qualcosa per evitare che il suo scalcinato gruppo si sfaldi e per essere presa sul serio dai suoi interlocutori che al momento la vedono solo come una mendicante. Esotica visto che discende dall’antica Valyria e ha tre draghi, ma pur sempre una mendicante. E lei lo sa.

Capitolo lento incentrato su usi e costumi locali, ricordi del passato, la sensazione d’impotenza e una proposta di matrimonio non proprio disinteressata. Bella la verità quanto basta, evito i commenti cinici perché non voglio entrare in discussioni infinite sull’argomento. L’interesse si risveglia quando ci rendiamo conto che la magia sta tornando. Un mago compie un esercizio apparentemente impossibile, quando fino a poco tempo prima era un ciarlatano da quattro soldi. Perché? Quaithe le ricorda che lei è la madre dei draghi, e i draghi si ritenevano animali estinti. Come sono morti i draghi? Chi ha letto Il mondo del ghiaccio e del fuoco scritto, oltre che da Martin, da Elio Garcia e Linda Antonsson, ha visto quanti draghi sono morti durante la Danza dei draghi, la guerra che ha contrapposto i figli di Viserys I Aegon II e la sua sorellastra Rhaenyra (grazie a Murphy per avermi fatto notare un errore), ma diversi draghi erano sopravvissuti. Ci sono ipotesi sulla loro fine, non certezze, ma ne parlerò più avanti. Quello che mi interessa è la profezia di Quaithe:

Per andare a nord, dovrai viaggiare a sud. Per raggiungere l’ovest, dovrai dirigerti a est. Per andare avanti, dovrai tornare indietro. E per toccare la luce, dovrai passare tra le ombre.

Dove Quaithe la tocca, il polso di Daenerys formicola. E la donna le dice di lasciare la città al più presto. Alla faccia della tranquillità. Asshai delle Ombre… cosa c’è lì? Anche quello che dice l’enciclopedia è davvero troppo poco, io almeno vorrei sapere di più.

I draghi crescono, e una frase di pagina 103 ci ricorda che “ci sarebbero voluti anni perché diventassero grossi abbastanza da andare in guerra”. Martin, ricordo, voleva far trascorrere più tempo nel suo mondo, dare modo ai vari Robb, Jon, Daenerys, Sansa, Arya, Bran, Rickon e agli animali di crescere e poi, più maturi, fargli fare quello che fanno. Ha sbagliati i calcoli, la storia si è svolta molto più rapidamente di quando lui non avesse previsto all’inizio, e ora ha fra le mani personaggi un po’ troppo giovani per quel che fanno. Gli animali sono magici, li può far crescere al ritmo che vuole lui, e infatti i draghi impiegano meno di qualche anno per diventare grandicelli, anche se ora della fine della saga chissà quanto ancora saranno cresciuti. E questa frase ci ricorda l’errore di pianificazione di Martin, visto che quel che vedremo sarà diverso.

Mormont non si fida di Illyrio, notevole visto che è stato Illyrio a far incontrare Mormont e Daenerys. Ricordo che Mormont all’inizio era un traditore, mandava informazioni a Robert Baratheon nella speranza di ricevere il perdono reale per aver venduto alcuni bracconieri agli schiavisti. e ser Jorah non si fida di Illyrio. Perché Illyrio conosceva le vere intenzioni di Mormont? Perché un traditore vede traditori dappertutto? O perché Mormont sa qualcosa che noi non sappiamo o che abbiamo dimenticato? La conclusione di tutto il parlare è la prospettiva di nuove parole, in questo caso con Pyat Pree.

Questa voce è stata pubblicata in George R.R. Martin rilettura e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

2 risposte a La regina dei draghi di George R.R. Martin. Capitolo 9: Daenerys

  1. Murphy ha detto:

    A costo di passare per il solito precisetti antipatico, la Danza dei Draghi vede in realtà contrapposti la principessa Rhaenyra con il fratello Aegon (diventato poi re con il titolo di Aegon II). Viserys I e’ il padre di entrambi.
    Scusa per la precisazione, ma la storia Targ e’ a tratti così complicata che ormai sono ossessivo-compulsivo sui dettagli.

    Un saluto e complimenti per il blog (che leggo spesso).
    Murphy

    "Mi piace"

    • Decisamente complicata, prima o poi dovrò rimettermi a guardarla con calma perché anch’io mi ci perdo spesso. E l’albero genealogico della famiglia è riuscito a farmi perdere non so quante volte con tutti quei matrimoni fra consanguinei, rami che finiscono nel nulla e via dicendo. La cosa assurda è che io non ricordavo i nomi dei protagonisti della guerra, così sono andata a controllare. Ho letto il brano, ed evidentemente dal momento in cui l’ho letto al momento in cui ho scritto la frase (una manciata di secondi) la mia mente è riuscita a rimescolare i nomi. Correggo l’articolo. Se scrivo castronerie di questo tipo non fatevi problemi a farmele notare, almeno non mando involontariamente in confusione lettori meno attenti di voi.

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.