Brandon Sanderson: Tress del Mare Smeraldo

Mio marito, vedendomi leggere Tress del Mare Smeraldo di Brandon Sanderson, mi ha chiesto di cosa parlasse il libro. E io mi sono trovata in difficoltà. Come spiegarlo? Questo è soprattutto un libro di ambientazione. C’è una trama, secondo me molto piacevole, e ci sono parecchie riflessioni interessanti, ma quello che colpisce di più è l’ambientazione. Almeno quando non mi ritrovavo a leggere più volte la stessa frase perché volevo assaporarla meglio. Perciò, come raccontare il libro? Come raccontarlo in poche parole a qualcuno che non è interessato al fantasy?

Così gli ho detto che la protagonista del romanzo è una ragazza comune che vive in un’isola e che è innamorata del figlio del re. Che quando il re se ne accorge si imbarca insieme al figlio per un lungo viaggio, in modo che lui possa conoscere una principessa e convolare con lei a giuste nozze. Che durante questo viaggio il principe finisce nei guai, guai grossi, e che la protagonista parte a sua volta per cercare di salvarlo.

Con questa spiegazione, lui mi ha detto “non sembra un fantasy”. Al che ho risposto che avevo semplificato un po’, giusto per dare a lui un’idea di cosa stavo leggendo. E poi ho aggiunto che il mare non è costituito d’acqua ma da spore. E che le spore hanno la brutta abitudine di crescere in modo incontrollato se bagnate in qualsiasi modo. Anche da saliva, o sudore, o sangue. Che possono crescere all’interno delle persone, uccidendole. O che possono esplodere. E gli ho detto in che tipo di guai è finito il principe. Sentita la mia spiegazione, lui ha detto “sì, in effetti è un fantasy”, e ha deciso di non essere interessato a spiegazioni più approfondite.

Tress del Mare Smeraldo è un libro di ambientazione. Un’ambientazione molto particolare, che permea l’intera trama. Le azioni della protagonista e delle persone che incontra sono sempre fortemente legate alle caratteristiche di quel mondo. Cose in altri mondi normali, lì non lo sono affatto, e Tress deve trovare il modo di risolvere numerosi problemi in apparenza insormontabili. Ma la sua è anche una storia di crescita. Dalla ragazza premurosa, pacata e fin troppo appassionata di collezionare tazze della prima pagina, fino al personaggio che diventa alla fine, la trasformazione è notevole. Narrata in modo credibile, con tante considerazioni che spingono il lettore a riflettere, perché ci sono cose che sono vere non solo per Tress nel suo mondo, ma anche per noi nel nostro. In più il romanzo è un’avventura molto divertente narrata con un tono ironico che ho amato tantissimo. Davvero un’ottima lettura.

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2 risposte a Brandon Sanderson: Tress del Mare Smeraldo

  1. SimonFenix ha detto:

    Preso qualche giorno fa e appena ho un po’ di tempo comincio la lettura, raramente Sanderson delude, nel mio caso con Sabbia Bianca che mi ha annoiato non poco, ma magari lo rivaluterò più in là. Adesso aspetto più la conclusione del secondo ciclo di Mistborn, che mi sta piacendo anche più della prima trilogia

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    • Sabbia bianca è un graphic novel, e anche se la storia è stata ideata da Sanderson non va dimenticato che la realizzazione è di altre persone. Perdiamo lo stile di scrittura di Sanderson, e abbiamo ritmi scanditi dallo sceneggiatore, dialoghi asciugati per non avere nuvolette chilometriche e un’infinità di altri cambiamenti. In più, è una storia scritta da Sanderson tanti anni fa e mai perfezionata. Lui voleva pubblicarla, non trovava il tempo per lavorarci, e ha optato per il fumetto. Ma se si fosse fermato a riscrivere tutto ciò che andava riscritto e a sistemare i dettagli, probabilmente avremmo avuto un ottimo romanzo.

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