Brandon Sanderson: The Way of Kings

Parole di luce arriverà in libreria in novembre. No, non è un libro new age, come ha ironicamente affermato qualcuno dopo aver saputo quale titolo era stato scelto, ma la traduzione di The Way of Kings, secondo volume delle Cronache della Folgoluce di Brandon Sanderson. Io ho avuto in mano il libro in inglese, e confesso che è stata dura riporlo sullo scaffale in attesa della traduzione.
La via dei re è uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni. Se già la trilogia Mistborn mi era piaciuta, e se in seguito ho apprezzato sia Il Conciliatore che Elantris, quel libro è di un altro livello e non sto parlando delle sue dimensioni.

Fa lievemente impressione quel pacco di carta, vero? Ed è solo il secondo volume di una saga che alla fine raggiungerà i dieci libri, direi che nei prossimi anni di cose interessanti da leggere ce ne saranno. Questo, incidentalmente, è il primo libro del solo Sanderson (i tre volumi della Ruota del Tempo firmati da Robert Jordan e Brandon Sanderson sono una categoria a parte) che riesce a raggiungere il primo posto nella classifica dei bestsellers del New York Times.
Sanderson, per sua stessa ammissione, non ha nulla contro la narrativa breve. Lui stesso ha scritto racconti e romanzi di dimensioni “normali”. Ma il suo cuore è qui, in questi volumi la cui mole consente ai loro autori di donare quela profondità a cui lui anela. E non mi sto riferendo solo a quelli che scrive ma anche a quelli che ama leggere. Io non so scrivere, ma quanto a leggere sono perfettamente in linea con lui: ho letto racconti di una manciata di pagine meravigliosi, ma il mio cuore è legato a questi tomi che bisogna davvero amare per portarseli in giro come faccio io incuranti del rischio di scoliosi. Libri che spesso sono paragonati a fermaporta perché i loro autori sono pagati a parola è una delle prese in giro classiche. E allora? Possiamo scherzarci, accettare le prese in giro e ridere con chi non li ama, ma la realtà è che se lo scrittore vuole e sa rimanere fedele alla sua visione quello che esce fuori dal suo computer è qualcosa di grandioso.
Parole di luce è una trilogia riunita in un unico libro, ha scritto Sanderson. È anche una raccolta di racconti. Avete presente gli interludi di La via dei re? Appunto. Ancora, è un libro d’arte. La copertina di Michael Wheelan è meravigliosa, le illustrazioni interne pure. Volete un assaggio? Guardate qui: http://brandonsanderson.com/books/the-stormlight-archive/words-of-radiance/stormlight-2-maps-and-illustrations/.
Questo, ha scritto Sanderson, è il libro che sognava di fare, simile per certi versi a quelli da lui amati da ragazzo pur essendo diverso. Diverso, ma ugualmente giusto. Le sue parole le potete trovare qui: http://www.tor.com/blogs/2014/03/words-of-radiance-and-the-art-of-creating-epic-fantasy.
Una parte del libro è disponibile gratuitamente, in inglese, sul sito di Tor.
Prologo e capitoli 1 e 2: http://www.tor.com/stories/2014/01/excerpt-brandon-sanderson-words-of-radiance-prologue-chapter-one-and-two
capitoli 3, 4 e 5: http://www.tor.com/stories/2014/01/excerpt-brandon-sanderson-words-of-radiance-prologue-chapter-three-four-and-five
capitoli 6, 8 e 9: http://www.tor.com/stories/2014/01/excerpt-brandon-sanderson-words-of-radiance-chapter-six-eight-and-nine
capitoli 10, 12, 14 e interludio 1: http://www.tor.com/stories/2014/01/excerpt-brandon-sanderson-words-of-radiance-chapter-ten-twelve-fourteen-and-interlude-1
interludio 9: http://www.tor.com/stories/2013/12/words-of-radiance-excerpt-lift

In attesa di Parole di luce già in giugno potremo divertirci con Cuore d’acciaio, traduzione di Steelheart, primo volume della Reckoners Series il cui seguito, Firefight, potrebbe essere pubblicato negli Stati Uniti già quest’anno. George R.R. Martin può pure impiegare tutto il tempo che vuole a scrivere le sue Cronache del ghiaccio e del fuoco, Patrick Rothfuss può tranquillamente essere lento nel proseguire le Cronache dell’assassino del re, Guy Gavriel Kay, che scrive romanzi autoconclusivi e non saghe, può anche far trascorrere anni interi fra un libro e l’altro. Se il loro metodo è lento, con quello che mi danno da leggere non sarò io a mettergli fretta. Però sono contenta di amare almeno uno scrittore che riesce a scrivere quasi tanto velocemente quanto io riesco a leggerlo.

 

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11 risposte a Brandon Sanderson: The Way of Kings

  1. Ludus ha detto:

    Ciao Martina,
    Inutile dire che aspetto con trepidazione questo nuovo capitolo. Ammetto che al momento punto unicamente a comprarli (almeno fino al 6-7 volume), altrimenti l’attesa nel leggere il seguito sarebbe estenuante. Nel mentre saghe da finire non me ne mancano…
    Ho visto il post della Fanucci sull’uscita di Steelheart in ebook. E’ prevista anche la versione cartacea?
    Ultima domanda che esula da Sanderson. Sai per caso quale casa editrice si prenderà la briga di completare la saga di Malazan (sempre se ce n’è una)? L’Armenia l’ha interrotta alla prima parte dell’ottavo volume. Inutile dire che se non li avesse spezzati in due parti a quest’ora l’avrebbe terminata da un pezzo. Ma criticare le politiche editoriali italiane è come sparare sulla Croce Rossa.
    Tu che ci lavori dentro lo saprai meglio di me.
    Un caro saluto.

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    • Io ho deciso oltre venti anni fa di infischiarmene del fatto che una saga fosse stata terminata dall’autore – o dall’editore italiano – oppure no. Leggere solo saghe ultimate avrebbe voluto dire pormi un grosso limite nelle letture, e invece voglio essere libera di leggere quel che mi pare senza alcun vincolo. In più, se i primi volumi di una saga non vendono non ha senso andare avanti, né per l’autore né per lo scrittore, e d’altra parte non intendo comprare più libri di una saga senza sapere se mi piace o meno. Compro il primo, lo leggo e se mi piace vado avanti con il secondo. Se mi piace pure quello compro il terzo e così via, saghe che ho abbandonato perché a un certo punto mi hanno stancata ce ne sono parecchie, almeno so di aver buttato via pochi soldi.
      Fanucci ha preso l’abitudine di pubblicare l’ebook a un prezzo basso e di alzarne il prezzo, e contemporaneamente pubblicare la versione cartacea, un paio di settimane dopo. Sì, Cuore d’acciaio sarà pubblicato anche in versione cartacea nel mese di giugno, anche se ancora non so il giorno, e ovviamente lo comprerò.

      Io non credo che un qualsiasi editore italiano proseguirà la pubblicazione della saga di Erikson. In genere gli editori sono poco propensi a prendere gli autori degli editori che sono falliti o quasi falliti, a meno che non siano libri che vendono tantissimo. Per esempio RCS ha ripubblicato i romanzi di Giorgio Faletti e i fumetti dei Peanuts, mentre Zanichelli ha pubblicato l’Enciclopedia del pop-rock, titoli che in precedenza facevano parte del catalogo di Baldini & Castoldi. Erikson però non vende così tanto, perciò secondo me lo ignoreranno tutti. E sulle politiche editoriali mi sa che è ora che scriva qualcosa, vedo che c’è in giro molta confusione.

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  2. ahrara ha detto:

    Ho appena finito di leggere “La via dei re”, scoperto grazie a questo blog su cui ero arrivato casualmente alcuni mesi or sono durante una ricerca legata a Martin. Che dire? Un libro pazzesco, non aggiungo altro perché sarai banale.
    Proprio grazie a te mi sono riavvicinato dopo tantissimi anni al fantasy: ho scoperto Sanderson (amore a prima lettura), Aubercrombie che mi è piaciuto molto e Guy Gavriel Kay che però, da fan di romanzi storici, faccio fatica a digerire.
    Domani tocca a Rothfuss e inizio a prepararmi mentalmente alla ruota del tempo.
    Negli anni mi ero fatto l’idea, sbagliata, che il fantasy fosse un genere minore, da nerd; quanto mi sbagliavo.
    Per un po’ antichi romani e guerrieri sassoni posso aspettare. 🙂

    Grazie!

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    • Come in tutti i generi ci sono gli autori bravi, gli autori commerciali e gli autori che non sono né bravi né commerciali. Se si incappa nel libro sbagliato è facile trarre conclusioni errate come che sia il genere a essere brutto e non quel particolare libro, e le varie manifestazioni di cosplay, per quanto divertenti per chi vi partecipa, possono involotnariamente contribuire a dare un’idea sbagliata del genere.
      Mi spiace che Kay non ti sia piaciuto. Per me non c’è problema a partire dalla storia reale per poi scrivere un fantasy, basta che la cosa sia chiara. Chi mi ha irritata è stato uno scrittore di romanzi storici che continuava a prendersi notevoli libertà su un periodo che conoscevo bene, e che ha chiuso il libro con una postfazione in cui spiegava di aver modificato alcuni eventi per migliorare l’effetto drammatico. A parte che avrei da ridire sui miglioramenti, ma se voleva scrivere un romanzo storico doveva attenersi alla storia, altrimenti avrebbe potutoa scrivere un fantasy. Anche senza magia, mica è necessaria. Gli sarebbe bastato cambiare i nomi, tanto gli eventi li aveva già cambiati.
      La Ruota del Tempo, iniziata ora, può sembrare qualcosa di già visto e non l’opera innovativa che è stata a suo tempo. Servoo molte pagine per capire anche ora quanto sia straordinaria.
      Benvenuto fra i lettori di fantasy. 🙂

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  3. sara.t ha detto:

    grazie per aver raccolto i capitoli in questo post. Io non ho ancora letto La via dei re, ma sono intenzionata a farlo. Di Sanderson ho letto Steelheart l’anno scorso, ma la parte YA non mi ha convinto molto. Era la prima volta che leggevo qualcosa di suo, la trama non mi ha solo ispirato, mi ha caricato, come fosse qualcosa di grandioso. E in effetti lo era, fino a un certo punto..Non voglio spoilerare e sono arrivata alla conclusione che Sanderson è bravo in tutto, ma non molto con le storie d’amore. D’altronde non si può avere tutto dalla vita 🙂
    Rimasta con l’amaro in bocca da Steelheart, mi sono detta “Pazienza, Sandy si merita comunque un’altra possibilità” e poco tempo dopo ho letto Mistborn e me ne sono innamorata. In una parola: eccezionale. E ora sto leggendo Elantris (in inglese, perché 30 euro sono un furto) e Legion dato che quest’autunno dovrebbe uscire il sequel. Odio le novelle, per me non hanno molto senso. Spesso non aggiungono nulla di nuovo alle serie o sono troppo corte perché ci sia della sostanza. Beh, Legion dopo 10 pagine mi ha fatto rimanere a bocca aperta, in senso positivo. Non ho parole per descriverlo, se non che sembra promettere benissimo.
    Però, mi è lecito odiare la Fanucci? Io dico di sì. Una volta finito il primo libro di Mistborn, mi accingo ad acquistare i seguiti e sono…fuori catalogo. Sono usciti nel 2013, quindi non sono reperti archeologici e da wuz.it noto che è prevista una nuova ristampa della trilogia a data da destinarsi. Per la miseria, nel frattempo non poteva lasciare disponibili i volumi della collana TIF extra?! No, eh…

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    • Leggerò Steelheart quando arriverà la traduzione, sapendo che è uno YA e che in genere io amo i libri per adulti. Spero di apprezzare la storia d’amore più di te non per il gusto di contraddirti ma perché ogni volta che inizio un libro spero di divertirmi e non sono mai troppo felice se scopro di essermi sbagliata. Vedremo.
      Io ho iniziato la lettura con il primo Mistborn perché è stato il primo libro suo a essere tradotto, e da fan di Jordan volevo capire in quali mani fosse finita La Ruota del Tempo. Ora sono convinta che Harriet non potesse fare una scelta migliore. Mistborn è molto bello, ma per me quello eccezionale è La via dei re,
      In genere preferisco i libri lunghi perchè cìè più tempo per amare quel mondo e quei personaggi, ma ho letto anche storie brevi meravigliose, perciò la lunghezza non è davvero fondamentale. Al momento con Sanderson conto di aspettare e vedere quel che tradurrà Fanucci, tanto sono sempre in tempo a comprare l’ebook in lingua originale.
      In aprile Fanucci ha mandato fuori catalogo un bel po’ di libri pubblicati fra 2012 e 2013. La cosa mi ha lasciata molto perplessa, fra quei libri c’erano parti di saghe (parti, non saghe complete), e in alcuni casi non mi sembrava che vendessero così poco da giustificare una decisione del genere. Ne ho preso atto, ho reso i libri che avevo in negozio perchè è una cosa che fa parte del mio lavoro, anche se in qualche caso mi è spiaciuto molto farlo, ma non capisco. E non conterei troppo su quell’edizione segnalata dai Wuz: si tratta di schede molto vecchie, e ormai non penso che quei libri verranno pubblicati. Forse verranno fatte nuove edizioni, ma dubito quelle delle schede che hai visto.

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  4. francescocò ha detto:

    ciao Martina, ho una notizia buona ed una cattiva sull’uscita del prossimo libro di Sanderson: la buona è che è previsto che esca a Ottobre e non a Novembre, la cattiva è che il prezzo di uscita sarà di 35 euro!!! un saluto e sempre complimenti!!

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    • Grazie per le informazioni, anche se la seconda non è di quelle che rendono felici. Immagino già le nuove polemiche che ci saranno, anche se 35,00 € è comunque meno dei 57,00 € spesi da chi ha acquistato i tre volumi dell’edizione rilegata italiana di A Dance with Dragons.
      Ciao 🙂

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      • francescocò ha detto:

        io sono tra quelli che hanno speso i 57 euro, soldi ben spesi comunque 🙂 e se poi oggi mi rivendessi la prima edizione del primo libro dello Zio ci guadagnerei pure qualche euro!!

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        • Io ho speso meno, ma solo perché lavoro in una libreria Mondadori. Ho comprato i primi tre volumi in edizione rilegata prima di essere assunta in libreria, perciò quelli li ho pagati a prezzo pieno e so benissimo che sarei andata avanti a comprarli comunque. Ora ci hanno tagliato gli sconti dipendente, continuerò a non pagare i libri a prezzo pieno ma spenderò più di quanto non spendessi fino allo scorso giugno. E già ero una di quelle che restituiva al negozio una bella fetta di stipendio.

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