Linea di confine di Marco Paracchini

Marco Paracchini è nato a Novara nel 1976. È un autore audiovisivo free-lance, il che significa che ha scelto di lavorare in un ambiente difficile, e dove il rischio di ricevere delusioni e porte in faccia è molto alto. Non so cosa abbia fatto nella sua vita, però mi piace il suo modo di presentarsi.

Dirigere un’opera audiovisiva non è cosa facile, ha scritto sul suo sito.

Essere un regista è prima di ogni cosa un mestiere, una professione espletata con passione e tenacia senza mai dimenticare una componente fondamentale; la professionalità.

Dirigere artisticamente, tecnicamente, umanamente e coordinare una serie di situazioni che si creano nello stesso mentre non è un’opzione d’Arte, una licenza poetica o un divertente e alquanto datato cliché di fare Cinema… è vivere un insieme di sensazioni prestando la propria creatività al servizio di un obiettivo comune cooperando con più persone nello stesso istante senza perdere di vista la finalità dell’opera.
Sa che il suo cammino è appena cominciato, anche se ha già diverse opere al suo attivo. Sempre sul sito spiega che si occupa di regia audiovisiva nell’ambito delle produzioni legate al branded social content, green communication ed ethic advertising (spot, corti, web tv), qualunque cosa siano. Ha realizzato anche spot per cinema, web content e documentari. È inoltre regista indipendente di opere cinematografiche in breve e ricopre il ruolo di docente di regia cine-televisiva presso l’Accademia di Belle Arti d i Novara. E, come se non bastasse, scrive.

A suo giudizio le idee non si fermano mai, e se il suo creare cinema breve è limitante per molte di queste avventure immaginarie (ma anche un certo George R.R. Martin per anni si è sentito dire da vari studi televisivi che le sue idee erano troppo lunghe e troppo costose), il libro non ha limiti né confini. Ecco perché da qualche anno a questa parte molte delle sue idee e soggetti per il cinema si sono poi trasformati in racconti o brevi romanzi, opere nelle quali la sua creatività può viaggiare libera senza limite alcuno. Quattro di questi racconti sono confluiti nel volume Linea di confine, pubblicato dalle Edizioni Astragalo.

La quarta di copertina:

La linea di confine che divide la realtà da un mondo indefinibile è molto sottile: qui si svolgono i racconti di questo volume.

Nelle strade di Tokyo succedono fatti inspiegabili, pare che in città si aggiri un vampiro…

Nella tranquilla Novara, pianura padana, ci si ritrova di fronte ad un mistero che riguarda gli alieni e sempre nella cittadina piemontese, una strana donna porta messaggi da lontano…

In una locanda di un tempo antico due inquietanti personaggi seminano la paura tra la gente…

Racconti da leggere, da gustare. E tante domande a cui rispondere. Sono pagine vivide, forti. La creatività di un regista, Marco Paracchini, sorprende e regala emozioni. Luoghi misteriosi e pieni di fascino. I racconti sono inoltre arricchiti dalle illustrazioni di Lorena D’Amelio che sa creare una sapiente atmosfera cupa ma ideale scenario di queste narrazioni.

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Una risposta a Linea di confine di Marco Paracchini

  1. Marco ha detto:

    Chissà se riesco a lasciare un commento anche se non sono registrato… ci provo.
    Sono l’autore di questo libro e ringrazio Martina per lo spazio che mi dedica e ringrazio tutti coloro che leggeranno – o hanno letto – LINEA DI CONFINE, la mia prima opera editoriale.
    Un volume aperto a tutti che forse ha qualche carenza ma credo abbia anche molto da dire e voglio sintetizzare il contenuto, con una metafora in stile “grigliata”: tanta carne sul fuoco rischia di bruciare o di rimanere cruda… starà a Voi decidere come “cucinare” la vostra emotività e scegliere con quale “piatto” (racconto) cominciare… ce n’è per tutti i gusti: vampiri, alieni, creature della notte e misteriose apparizioni! Buona lettura! 😉

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